DNA di cavallo e maiale nei beef burgers venduti nei supermarket Irlandesi
Dublino, 17 Gennaio 2013 di Donald Piccione.
La notizia per certi versi inquietante è scoccata come un fulmine a ciel sereno dalla Food Safety Authority of Ireland. La FSAI dopo un controllo a campione di 27 confezioni in vendita nei supermarket Irlandesi contenenti differenti marche di beef burger ha trovato che 10 contenevano dna di cavallo e ben 23 dna di maiale.
Cosa è la FSAI? Di cosa si occupa?
La Food Safety Authority Irlandese si occupa di monitorare, controllare e garantire che il cibo che mangiamo sia per tutto il ciclo produttivo (produzione, confezionamento e vendita) conforme agli standard igienico sanitari imposti a livello Europeo. Questo al fine di garantire sicurezza alimentare per l’utente finale. Ad esempio un prodotto deve contenere gli ingredienti riportati sulla confezione, oppure che i prodotti surgelati venduti nei supermercati siano sempre conservati ad una temperatura costante sotto zero. Altro esempio può essere legato all’igiene nel manipolare il prodotto nello stabilimento, come avere una cuffia copri capelli e dei guanti usa e getta. In questo caso il problema era relativo alle confezioni di beef burgers vendute in Tesco, Dunnes Stores, Lidl, Aldi e Iceland. Questo fatto ha destato preoccupazione da parte dell’Authority per quanto riguarda il problema di rintracciabilità della carne usata per produrre i burgers.
Nello specifico cosa è un beef burger? Un beef burger è un medaglione di carne macinata prodotto con solo carne bovina.
Le analisi di laboratorio da parte della FSAI e i risultati ottenuti
Sono stati presi come campione per l’analisi 27 confezioni di marche differenti di carne bovina. I Supermarkets presi in esame sono stati: Tesco, Dunnes Store, Lidl, Aldi e Iceland. L’analisi ha evidenziato che ben 10 confezioni (37%) contenevano dna di cavallo, mentre 23 confezioni ( 87%) conteneva dna di maiale.
Ma non solo: sono inoltre stati testati altri prodotti che erano legati a questo tipo di carne, come le lasagne preconfezionate, il beef pie e il curry pie. Ebbene su 31 confezioni, non è stato trovata traccia di dna equino, mentre ben 21 erano positive a tracce di dna suino.
I prodotti positivi alle tracce di dna equino sono stati prodotti da due stabilimenti Irlandesi (Liffey Meats e Silvercrest Food) e uno Britannico (Dalepak Hambleton). Sui 10 campioni di carne incriminata, 9 contenevano solo tracce di dna equino mentre uno venduto dalla Tesco conteneva il 29% di carne di cavallo. Tutti i supermercati menzionati sopra hanno ritirato dalla vendita le relative partite di prodotto.
Il professor Alan Reilly capo esecutivo di FSAI ha spiegato chiaramente che non è raro trovare tracce di dna di maiale nelle carni bovine per il semplice fatto che gli stessi macchinari vengono utilizzati per entrambi i tipi di animali e sebbene vengono puliti la traccia di dna rimane. Il problema è invece relativo alle tracce di dna di cavallo, visto che il professor Reilly sottolinea con fermezza che non è tradizione alimentare Irlandese quella di mangiare carne di cavallo e perciò non si spiega come mai il contenuto di dna equino.
Un altro problema che riveste l’aspetto religioso sono quelle persone che per il loro credo non possono mangiare carne di maiale e che quindi comprano beef burgers.
Tesco Irlanda ha comunicato che le marche coinvolte sono “Everyday Value” e “Flamehouse Chargrilled Quarter Pounders” mentre per Aldi la marca Oakhurst.
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