34 richieste dalle autorità Irlandesi sui dati di utenti Facebook
Facebook, uno dei più famosi siti di Social Media, tra l’altro presenti anche a Dublino, ha pubblicato online (documento completo qua) un documento chiamato “Rapporto sulle richieste provenienti da enti governativi globali”.
Questo documento è in pratica una lista di tutti i paesi nel Mondo i cui enti governativi hanno fatto richiesta a Facebook dei dati di un utente (ndr. perchè ritenuti responsabili di azioni e/o comportamenti sospetti).
Nella tabella delle statistiche compare il numero di richieste, il numero totale degli utenti coinvolti nelle richieste e la percentuale per la quale secondo la legge, “FacciaLibro” abbia potuto dischiudere l’informazione.
“La trasparenza e la fiducia sono valori fondamentali per Facebook” è l’incipit che viene scritto da Colin Stretch, General Counsellor di Facebook. La cosa che mi ha destato curiosità è stata che se provate a cercarlo su Facebook, almeno a me non appare, inoltre ha un profilo molto limitato su Linkedin 🙂 Forse ci tiene alla privacy, specialmente su Facebook 🙂
Dati alla mano, l’Irlanda ha richiesto ben 34 volte a Facebook dei dati personali per un totale di 40 utenti. Un numero ridicolo se paragonato alle 1705 richieste dell’Italia con 2306 utenti coinvolti. Tuttavia questi ultimi dati sono importanti perchè vuol dire che il Team Antifrode Italiano a Dublino non avrà problemi di riduzione del personale, anzi probabile che se i dati aumentano, verranno assunti nuovi Italiani nella sede di Dublino. In generale ti potrebbe anche interessare un altro articolo che ho scritto dove veniva richiesta la password di Facebook da parte di alcune ditte Irlandesi.
A titolo informativo questo dipartimento si occupa di gestire le richieste da parte delle autorità Italiane, tipo Carabinieri, Guardia di Finanza, etc, etc ed in base alla legittimità della richiesta inviare i dati. Presumo inoltre che si occuperanno di analizzare i dati degli utenti e vedere se ci sono links tra utenti sospetti (Es. se ho diversi account Facebook). Lascio comunque la sezione commenti aperta, nel caso che qualcuno voglia aggiungere qualche insight in merito.
Se ti interessa leggere qualcosa di simile ho scritto un post dove parlo del fatto che alcune ditte possono effettuare delle pre-selezioni di lavoro investigando su quello che scrivi in Facebook. Lo sapevi?