Legge sull’aborto: In Irlanda vince il SI
Venerdí 25 Maggio 2018 i cittadini Irlandesi sono stati invitati ad esprimere il loro voto sulla modifica della legge sull’aborto, articolo 8 della costituzione Irlandese, coniata dai sostenitori del SI col nome “Repeal the 8th”. Finora in Irlanda non era consentito abortire, ed inoltre vi erano pene severe come 14 anni di arresto. A seguito dello scrutino dei voti, il SI ha raggiunto la maggioranza con 66.4%. Questo significa che la legge sull’aborto verrá modificata e che si potrá abortire anche in Irlanda, dove era vietato dalla legge sin dal 1983. Al momento, é stato dichiarato dal Governo Irlandese che questa abrogazione entrerá in vigore alla fine del 2018, anche se lo schieramento del SI e le varie parti poliche pro-aborto stanno facendo pressione per una legge piú rapida.
La proposta di abrogazione dell’articolo 8 della costituzione della legge sull’aborto é stata negli ultimi anni amplificata a causa della morte della giovane trentunenne Savita Halappanavar, dove nel 2012 i dottori dell’ospedale di Galway non poterono praticare la procedura di aborto a causa dell’allora legge che lo vietava. Per questo motivo, Savita perse la vita a causa di una asetticemia.
Di cosa tratta l’ottavo emendamento della Costituzione Irlandese? Garantisce lo stesso diritto di vita tra il feto e la madre. In pratica, non permette di effettuare un aborto o decidere sulla vita del feto. Un pó come la logica binaria AND, dove o entrambi sopravvivono o entrambi muoiono. Una cosa che ho notato strana é che cercando su Internet maggiori informazioni su questo emendamento/articolo di legge, si trovano solo fonti di siti web di News e similari ma non direttamente il sito del Governo Irlandese o senato etc.
Ho trovato su Wikipedia (in Inglese) che nel 1992 in Irlanda fu approvato dal Governo il diritto di una donna di poter andare all’estero per abortire ed inoltre quello di informarsi liberamente su questa opzione. Prima non era possibile e vi erano pene severe se colti nel reato.
In Irlanda si poteva abortire giá dal 2014: Lo sapevi?
Una cosa che forse non saprai é che in realtá in Irlanda dal 2014 era giá possible abortire nel caso in cui vi fosse rischio per la salute della donna (Legge sulla Protezione della vita durante lo stato di gravidanza, leggi l’articolo completo che ho scritto a riguardo). Questa nuova legge fu firmata dal presidente Irlandese Higgins l’anno precedente. In pratica vi era stato un cambiamento: dalla protezione della madre e del figlio alla protezione della vita della madre.
Di che cosa tratta questa legge del 2014? Nel caso in cui la vita della donna durante lo stato di gravidanza sia compromessa fisicamente o mentalmente (tentativo di suicidio) a causa della gravidanza, é possibile eseguire la procedura di aborto. Per autorizzare questa operazione, una equipe formata da psicologo e ginecologo effettuano degli esami per accertarsi che sia un fatto di emergenza. Anche qua vi sono state numerose diatribe e discussioni a riguardo, come per esempio come si potesse decidere nel caso di un problema mentale, cioé questo potesse essere una causa o conseguenza.
Ho voluto citare questa legge del 2014 perché ho notato un pó di disinformazione nelle varie campagne di supporto del SI e NO.
Ad esempio, il cartello a sinistra (schieramento del SI), gioca la carta sul caso di Savita, ma appunto come ho scritto sopra, nel 2014 fu introdotta la nuova legge che permette di effettuare un aborto nel caso vi sia la stessa circostanza di Savita per salvare la donna.
Lo schieramento del NO, in risposta ha giocato la carta dei mesi di vita del neonato come in questo cartello con il riferimento all’uccidere un neonato a 6 mesi di vita, quando in realtá il limite legale consentito sarebbe fino a 12 settimane e solo in casi estremi esteso a 6 mesi, ma, in caso di gravi circostanze e pericolo di vita sia del neonato e/o della madre. La frase dichiara “Se uccidere un feto a 6 mesi di vita ti da fastidio, allora vota NO”
C’é inoltre da dire che la battaglia tra SI e NO si é estesa anche sui vari canali Social Media come Instagram e Facebook, Youtube e pubblicitá Google (Display Network). Pure locali pubblici come ristoranti e bar hanno dimostrato di simpatizzare in molti casi per il SI, espondendo davanti alle vetrine di entrata bandiere arcobaleno e logo “Repeal the 8th”.