Questa è la seconda parte dedicata ai Ponti Storici di Dublino. Nella prima parte, intitolata “Visitare Dublino: Ponti storici da non perdere” abbiamo elencato tutti quelli inaugurati fino alla fine del 1800. Adesso, in questa pagina, elencheremo i ponti inaugurati a Dublino dal 1900 in poi. Tra parentesi l’anno di inaugurazione.
Butt Bridge (1932)
L’originale Butt Bridge ha abbellito il paesaggio urbano di Dublino per soli 51 anni. La ristrettezza della carreggiata ne ostacolavano il flusso del traffico per le strade sempre più affollate della città. Costruito nel 1879 è stato poi deciso di costruire un nuovo ponte al suo posto nel 1925.
Il ponte attuale giace sullo stesso sito di quello vecchio, che collega Tara Street sul lato sud e Beresford Place a nord. La costruzione iniziò nel 1930, nel momento di calma dopo la Guerra d’Indipendenza e la Guerra Civile. Il costo della struttura è stato di 53.740 Sterline. Breve curiosità: il ponte attraversa il fiume Liffey con una leggera inclinazione.
Per 99 anni ha avuto l’onore di essere il ponte stradale più orientale in tutto il Liffey fino a quando non è stato usurpato dal Talbot Memorial Bridge.
Talbot Memorial Bridge (1978)
Inaugurato il giorno di San Valentino, questo ponte attraversa il Liffey da Custom House Quay / Memorial Road sul lato nord a City Quay / Moss Street sul lato sud.
I lavori di costruzione iniziarono nel giugno del 1976 con grande stupore dei moderni dublinesi: Infatti l’ultimo ponte (il Butt Bridge risale al 1930) era stato costruito a Dubino ben 46 anni prima. Tale è stato il suo valore di intrattenimento che ha meritato regolari e continue citazioni su ogni media di allora.
Le cronache del tempo raccontano che ci fu un momento di ansia durante la costruzione, quando una chiatta contenente fusti di Guinnes si è sganciata dagli ormeggi ed ha colpito un pilastro del ponte incompiuto. La città tirò un sospiro di sollievo quando i direttori dei lavori riportarono che il danno era solamente superficiale.
Frank Sherwin Bridge (1982)
Questo ponte attraversa il fiume Liffey a ovest del centro storico di Dublino, da Victoria Quay /Heuston Station a Wolfe Tone Quay sulla riva del fiume a nord. Sin dalla sua progettazione vi era gia stabilito il suo utilizzo: per portare più fluidità e controllo al movimento del traffico lungo le banchine di Dublino. Infatti la chiusura al traffico pesante su Seán Heuston Bridge, a soli 65 metri di distanza, aveva aggravato il problema.
Tale era l’urgenza che questo ponte ha avuto un breve periodo di gestazione, dalla proposta iniziale nel 1977, all’apertura nel mese di agosto 1982. Il ponte è stato progettato da Richard J. Fowler della Dublin Corporation (l’allora Comune di Dublino, ora chiamato Dublin City Council). Il costo definitivo per la costruzione di questo ponte ammontava a 1,8 Milioni di Sterline Irlandesi.
East Link Bridge (1984)
Una tipica costruzione di ingegneria del ventesimo secolo, conosciuto localmente come Toll Bridge, è stato inaugurato il 21 ottobre 1984 a seguito di un periodo di costruzione di 80 settimane. Costruito per offrire un importante punto di attraversamento ad est della città specialmente alle automobili e per fornire un ritorno finanziario ai propri investitori privati proponenti e proprietari del ponte. Infatti attraversandolo con l’automobile si incontrano i comuni caselli come in autostrada per il pagamento del pedaggio.
Il ponte è composto da quattro campate fisse, ciascuna di 26 metri e un arco più lungo con apertura di 45 metri. La sua struttura di apertura ad anta singola pesa 500 tonnellate ed ha un microprocessore centrale che ne controlla il movimento tra cui la sincronizzazione dei semafori, barriere stradali e segnali di avvertimento. Il costo complessivo è stato di 6.100.000 Sterline Irlandesi e il traffico a pedaggio ha rapidamente raggiunto l’obiettivo previsto di 11.000 veicoli al giorno.
West Link Bridge (1990)
Conosciuto tra i Dublinesi col nome di M50 Toll Bridge è stato concepito e costruito come una comodità per l’automobilista (ti invito inoltre a leggere l’articolo sulla M50) e di un aiuto per l’attività economica a Dublino, pre- Tigre Celtica.
E’ stato aperto nel 1990 come parte del Parkway occidentale, un tratto di superstrada fra Blanchardstown (D15) e Tallaght (D24) di 12 chilometri. Il West Link è uno dei soli quattro ponti sul fiume inaccessibili ai pedoni, poichè costruito solamente per il traffico automobilistico. Tuttavia abbiamo pensato di citarlo.
Il costo di per se stesso ammonta a 4,5 Milioni di Sterline Irlandesi, tuttavia prima di costruirlo si è dovuto passare all’acquisizione del terreno circostante, costato 27,5 Milioni di Sterline Irlandesi.
Millenium Bridge (1999)
La sua inaugurazione del 20 dicembre 1999 ha dotato, cittadini e visitatori, nuove prospettive del Liffey e banchine dove transitare lungo il fiume sul vecchio cuore della città. Questo ponte è stato oggetto di un concorso di progettazione che ha attirato 153 iscrizioni tra irlandesi e internazionali. Howley Harrington Architects con Price & Myers uscirono vittoriosi.
Il ponte da una nuova rotta tra le zone alla moda di Temple Bar e la trafficata Jervis ed Henry Street zona sul lato nord, destinato anche a favorire il traffico pedonale all’interno della città e offre facile accesso alla Luas Red Line. Prodotto utilizzando materiali facilmente reperibili in Irlanda, il costo del ponte è stato di 1,6 milioni di Sterline Irlandesi.
In mille anni di storia dei ponti di Dublino Il “Millenium Bridge” è solo il secondo ponte pedonale per attraversare il fiume Liffey.
James Joyce Bridge (2003)
Sarebbe di Dublino il ponte pedonale più famoso al mondo? Leopold Bloom ha dato la sua approvazione al ponte? E se avesse preso l’andatura di Joyce pur non stancandosi nella Dublino di quasi un secolo fa, ma invece si stancherebbe nella giovane ed energica città di oggi?
Attraversando il Liffey a monte di Butt e O’Connell Bridge sarebbe più vicino al centro storico di Dublino? Noi ne siamo sicuri: uscendo dal ponte per andare in centro, egli avrebbe senza dubbio approvato le sue passeggiate pedonali.
Forse a malincuore Bloom avrebbe chiamato il progettista spagnolo Santiago Calatrava per disegnare il ponte, quel ponte in acciaio e calcestruzzo con struttura a campata unica (come il Samuel Beckett Bridge).
La costruzione del ponte James Joyce è iniziata nel marzo 2001 ed è stato inaugurato nel Bloomsday (Leopold Bloom è il protagonista di un famoso libro di Joyce “Ulysses”) il 16 giugno 2003 dove ricorre ogni anno questa celebrazione.
Sean O’Casey Bridge (2005)
L’Autorità Dublin Docklands, con la responsabilità legale per la riqualificazione dell’area urbana, commissionò questo ponte pedonale. Con ammirevole efficienza del processo di nomina del team di progettazione, la costruzione e il completamento del ponte è stata completata entro un periodo di 30 mesi. Il ponte, che collega City Quay a Wall Quay nord e al centro IFSC, è stato aperto nel luglio 2005. L’elegante ponte girevole è l’incarnazione della cooperazione Europea: la sezione di apertura è stata prodotta in Inghilterra, i pannelli della balaustra in Francia, il ponte in Danimarca e la pietra in Irlanda.
Il progetto dell’architetto Cyril O’Neill per O’Connor Sutton Cronin Consulting Engineers è stato selezionato tra 80 progetti internazionali e nel 2006 ha ricevuto un premio RIAI e iStructE award per ponti pedonali e nel 2007 una Architecture award International.
I Dublinesi hanno preso a cuore il ponte dandogli dei soprannomi spiritosi. Per alcuni è il “Bingo Bridge”, permettendo a quelli del nord e sud di frequentare le reciproche sale bingo. Altri lo hanno ribattezzato il ”Quiver in the River” cioè fremito nel fiume.
Samuel Beckett Bridge (2009)
Il ponte, inaugurato il 10 dicembre 2009, era da tempo programmato per quella zona. Sul piano pratico il ponte costituisce un importante attraversamento del fiume, unendo Guild Street sulla riva nord alla banchina Sir John Rogerson a sud, e facilita un più agevole flusso del traffico all’interno della città. Socialmente, unisce comunità divise dal fiume Liffey. Commercialmente, il ponte è un marchio dinamico di questo vivace quartiere e della città stessa.
Il ponte porta la firma di Santiago Calatrava, lo stesso del James Joyce Bridge e con quest’ultimo ne ricorda molto la struttura. E’ stato progettato in modo da entrare subito in sintonia con la visione dell’intera area, un simbolo di cambiamento rispetto al passato e uno sguardo verso l’architettura del 21° Secolo.
Dedicato al premio nobel per la letteratura al dublinese Samuel Beckett per le nuove forme date alla scrittura: “nella miseria dell’uomo moderno acquista la sua elevazione”. L’uomo, la città e il ponte in armonia.
Gianfranco Gieco